….Cosa c’è dietro un respiro?.....
La medicina convenzionale spiega i principi dello scambio gassoso a livello alveolare, dove l’anidride carbonica viene espulsa in cambio di ossigeno, questo prezioso carico viene assegnato all’apparato circolatorio per la nutrizione di tutte le cellule dell’organismo.
La fisiologia del respiro spiega la meccanica respiratoria, il volume polmonare cambia grazie alla partecipazione dei numerosi muscoli respiratori, primo fra tutti il muscolo diaframma. Questo è il vero protagonista del respiro, uno dei maggiori responsabili del nostro benessere e della nostra vitalità, è proprio al centro dei nostri organi vitali collocato fra torace e addome. Ha le sue inserzioni su sterno, coste e vertebre lombari. Il suo movimento può essere visualizzato come quello di uno stantuffo: il diaframma infatti si abbassa durante l'inspirazione e si solleva durante l'espirazione e da solo, assicura il movimento respiratorio fondamentale.
Il diaframma funziona come una pompa per sostenere le nostre funzioni vitali,ma c’è dell’altro, il diaframma non ha solo funzione di principale muscolo respiratorio, ma gioca un ruolo importantissimo nella circolazione e nella digestione.
Durante le ventiquattr'ore, il diaframma movimenta una quantità di sangue quattro volte superiore a quella del cuore. In particolare, il suo movimento provvede alla rimozione delle stasi circolatorie delle cavità addominale e del piccolo bacino, ove sono contenute grandi quantità di sangue, e negli arti inferiori. Di fatto, molte persone lamentano una "cattiva circolazione" nelle gambe o una digestione alquanto lenta, senza peraltro presentare alcun difetto né a carico del cuore né a carico dell'apparato digerente. Ebbene, questi problemi circolatori e digestivi possono sovente essere dovuti a una scarsa mobilità diaframmatica.
Il nostro sistema nervoso è la vera difesa al nostro dolore fisico ed emotivo e la sua strategia è l’accorciamento muscolare, una reazione spontanea ed inconsapevole. Nel caso di un trauma ad un ginocchio, il nostro cervello viene raggiunto da un messaggio di dolore, la sua strategia antalgica è far lavorare meno l’articolazione, quindi la sua strategia è quella di accorciare i muscoli coinvolti al movimento e il gioco è fatto. A fronte di traumi emotivi o disagi come paura, rabbia, stress, il muscolo chiamato in causa dal cervello è il diaframma, contraendosi forma uno scudo di protezione ai nostri organi vitali. Questo retrazione muscolare con il tempo si cronicizza e rende poco elastico il muscolo diaframma il quale non riuscirà più ad eseguire al meglio le sue funzioni fisiologiche.Questa situazione può far crescere l’insorgenza di problemi circolatori venosi-linfatici, digestivi.
Inoltre l’alterazione della postura, visto che i punti di inserzione del diaframma sono sulle coste e sulle vertebre lombari, possono creare seri problemi alla colonna vertebrale.
….C’è di più….
Secondo la medicina non convenzionale, la medicina cinese, il polmone è chiamato “il maestro del soffio”, ha il compito di mettere in comunicazione l’uomo con il mondo ed è grazie al respiro che l’uomo riesce a catturare e immagazzinare energia (Qi).
Lo scambio continuo che prende e dà energia, dà la forza vitale che fornisce salute e forza, ogni organo vive in salute grazie alla propria energia sapientemente raccolta dal maestro del soffio.
Nel polmone risiede il soffio essenziale dell’istinto di vita, dello spirito di conservazione; spirito attivo durante tutta la gravidanza, e la cui forza si esprime nell’urlo del neonato al momento del parto con l’espansione del polmone.
Il Tan T'ien è un punto situato nel ventre, due o tre centimetri sotto l'ombelico e corrisponde al baricentro del corpo umano. Tan T'ien letteralmente significa "campo del cinabro"; il cinabro è un minerale che gli alchimisti taoisti utilizzavano per produrre il cosiddetto elisir dell'immortalità. Possiamo quindi considerare il Tan T'ien come il nostro "centro psico-fisico", un punto in cui si trova l'energia vitale che ci dà salute fisica e spirituale.
La respirazione toracica sembra la più naturale, ma osservando i bambini piccoli notiamo che la respirazione è diaframmatica e solo col passare del tempo diventa toracica. La respirazione addominale, inoltre, è più efficace per l'apporto di ossigeno ed è utile per la cura degli stati ansiosi.
….Ma c’è molto di più….
la vita
La medicina convenzionale spiega i principi dello scambio gassoso a livello alveolare, dove l’anidride carbonica viene espulsa in cambio di ossigeno, questo prezioso carico viene assegnato all’apparato circolatorio per la nutrizione di tutte le cellule dell’organismo.
La fisiologia del respiro spiega la meccanica respiratoria, il volume polmonare cambia grazie alla partecipazione dei numerosi muscoli respiratori, primo fra tutti il muscolo diaframma. Questo è il vero protagonista del respiro, uno dei maggiori responsabili del nostro benessere e della nostra vitalità, è proprio al centro dei nostri organi vitali collocato fra torace e addome. Ha le sue inserzioni su sterno, coste e vertebre lombari. Il suo movimento può essere visualizzato come quello di uno stantuffo: il diaframma infatti si abbassa durante l'inspirazione e si solleva durante l'espirazione e da solo, assicura il movimento respiratorio fondamentale.
Il diaframma funziona come una pompa per sostenere le nostre funzioni vitali,ma c’è dell’altro, il diaframma non ha solo funzione di principale muscolo respiratorio, ma gioca un ruolo importantissimo nella circolazione e nella digestione.
Durante le ventiquattr'ore, il diaframma movimenta una quantità di sangue quattro volte superiore a quella del cuore. In particolare, il suo movimento provvede alla rimozione delle stasi circolatorie delle cavità addominale e del piccolo bacino, ove sono contenute grandi quantità di sangue, e negli arti inferiori. Di fatto, molte persone lamentano una "cattiva circolazione" nelle gambe o una digestione alquanto lenta, senza peraltro presentare alcun difetto né a carico del cuore né a carico dell'apparato digerente. Ebbene, questi problemi circolatori e digestivi possono sovente essere dovuti a una scarsa mobilità diaframmatica.
Il nostro sistema nervoso è la vera difesa al nostro dolore fisico ed emotivo e la sua strategia è l’accorciamento muscolare, una reazione spontanea ed inconsapevole. Nel caso di un trauma ad un ginocchio, il nostro cervello viene raggiunto da un messaggio di dolore, la sua strategia antalgica è far lavorare meno l’articolazione, quindi la sua strategia è quella di accorciare i muscoli coinvolti al movimento e il gioco è fatto. A fronte di traumi emotivi o disagi come paura, rabbia, stress, il muscolo chiamato in causa dal cervello è il diaframma, contraendosi forma uno scudo di protezione ai nostri organi vitali. Questo retrazione muscolare con il tempo si cronicizza e rende poco elastico il muscolo diaframma il quale non riuscirà più ad eseguire al meglio le sue funzioni fisiologiche.Questa situazione può far crescere l’insorgenza di problemi circolatori venosi-linfatici, digestivi.
Inoltre l’alterazione della postura, visto che i punti di inserzione del diaframma sono sulle coste e sulle vertebre lombari, possono creare seri problemi alla colonna vertebrale.
….C’è di più….
Secondo la medicina non convenzionale, la medicina cinese, il polmone è chiamato “il maestro del soffio”, ha il compito di mettere in comunicazione l’uomo con il mondo ed è grazie al respiro che l’uomo riesce a catturare e immagazzinare energia (Qi).
Lo scambio continuo che prende e dà energia, dà la forza vitale che fornisce salute e forza, ogni organo vive in salute grazie alla propria energia sapientemente raccolta dal maestro del soffio.
Nel polmone risiede il soffio essenziale dell’istinto di vita, dello spirito di conservazione; spirito attivo durante tutta la gravidanza, e la cui forza si esprime nell’urlo del neonato al momento del parto con l’espansione del polmone.
Il Tan T'ien è un punto situato nel ventre, due o tre centimetri sotto l'ombelico e corrisponde al baricentro del corpo umano. Tan T'ien letteralmente significa "campo del cinabro"; il cinabro è un minerale che gli alchimisti taoisti utilizzavano per produrre il cosiddetto elisir dell'immortalità. Possiamo quindi considerare il Tan T'ien come il nostro "centro psico-fisico", un punto in cui si trova l'energia vitale che ci dà salute fisica e spirituale.
La respirazione toracica sembra la più naturale, ma osservando i bambini piccoli notiamo che la respirazione è diaframmatica e solo col passare del tempo diventa toracica. La respirazione addominale, inoltre, è più efficace per l'apporto di ossigeno ed è utile per la cura degli stati ansiosi.
….Ma c’è molto di più….
la vita